venerdì 8 gennaio 2010

Misantropia ti amo

E' da un pò di tempo che meditavo sull'opzione di aprire un blog tutto mio.
Sono sempre stata frenata a riguardo in quanto penso che a nessuno vada di annoiarsi a leggere i miei catastrofici discorsi e i miei strambi flussi di coscienza.
So di essere una persona molto sgradevole a volte.
Poi non amo molto la comunicazione via internet.
E' fredda, statica e non permette un vero confronto.
Sarà per questo che non abuso di msn come fanno molti ventunenni come me.
Odio msn.
Odio chi scrive con mille k, toglie le vocali alle parole e le abbrevia in modo incomprensibile.
Per non parlare di chi, per ogni parola, ha un cavolo di disegno, faccina e qualsiasi tipo di lettera glitterata o animata.
Senza tralasciare le varie citazioni prese direttamente dai capolavori della letteratura italiana scritti dal signor Moccia o da qualche canzone di Gigi D'Alessio (tutte rigorosamente riguardanti qualche amore finito male, di una tristezza immonda insomma).
Qui si degenera.
Non voglio passare per la saputella che si mette su un piedistallo, però penso che ci sia un limite a tutto.
Questo limite, da alcuni soggetti, è stato di gran lunga superato.
Aleggia un'ignoranza generale davvero paurosa.
E quando parlo di " ignoranza" non è un'offesa, è riferito a tutte le persone che non hanno una gran conoscenza, ignorano molte cose.
Il bello è che non si interessano neanche di sapere.
Si limitano.
E' proprio per questo che forse non riesco ad accettare di uniformarmi a ciò che mi circonda.
Sono entrata a far parte ufficialmente del "club misantropia".
"Escluso qualche pezzo di fica, se l'umanità intera dovesse sparire all'istante sarei felice come una lumaca. Dopotutto è la gente che mi ha reso infelice ". Ringrazio il signor Bukowski per questa perla di saggezza.
Anche se al posto di "qualche pezzo di fica" io escluderei quelle poche persone con cui riesco ad avere un qualsiasi tipo di rapporto e di confronto.
Anche io sono capace di avere relazioni normali con altri individui, non sono una totale sociopatica!
Vi lascio con poche righe prese direttamente dallo Zibaldone di quel grande uomo che corrisponde al nome di Giacomo Leopardi:
"mira a sanare tale malessere, sollecita gli uomini a trovare forme di solidarietà, a superare gli steccati ch'essi stessi innalzano; del male che s'arrecano l'un l'altro, non sono responsabili gli uomini [...] la mia filosofia fa rea d'ogni cosa la natura, e discolpando gli uomini totalmente, rivolge l'odio, o se non altro il lamento, a principio più alto, all'origine vera de' mali de' viventi "